Natura

La Liguria è una terra ricca di bellezze naturali in cui il connubio tra terra e mare rende particolarmente eterogenea la varietà di ecosistemi presenti nel suo territorio. Infatti sono presenti un parco nazionale, nove parchi regionali, tre riserve naturali e una nazionale con cui la Liguria protegge pertanto il 12% del suo territorio.

FLORA
La flora ligure è di tipo mediterraneo, ma specie nel ponente ha accolto diverse associazione alpine alle quote più elevate simili ai territori provenzali o dei Pirenei. Molte specie sono state introdotte nei secoli dall’uomo come l’olivo, il castagno e il pino domestico; nella zona collinare prospiciente il mare le colture comprendono vite, olivo e alberi da frutta; nella fascia litoranea sono sporadicamente coltivati anche gli agrumi, soprattutto il limone. Nella Riviera dei Fiori sono celebri e conosciute le coltivazioni floricole all’aperto o in serra, attività che alimenta l’economia della zona.
Lungo la costa, la macchia mediterranea comprende specie quali la ginestra, l’alaterno, il lentisco, il mirto, il corbezzolo e il leccio, albero che in passato formava estese foreste, in gran parte della regione, ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 600–700 m, associazioni vegetali più rare e limitate alle zone più calde e aride delle due riviere sono quelle formate dall’olivastro, dal carrubo, cui talvolta si associa l’euforbia arborea; tra gli arbusti aromatici presenti nella regione vi sono il timo, l’alloro e il rosmarino. Nelle zone più ventose, su suoli poco evoluti è presente la gariga formata da arbusti bassi e legnosi. Nella fascia marittima e in quella collinare sono prevalenti pinete di pino marittimo e, più raramente, di pino d’Aleppo.

FAUNA
La fauna della regione è particolarmente interessante per la presenza di rari endemiti.
Nell’estrema Riviera di Ponente sono presenti alcuni endemiti quali il colubro lacertino, il più grande serpente europeo, diffuso nell’Imperiese e nel Nizzardo, e della lucertola ocellata, un sauro dalla caratteristica livrea verde picchiettata a strie nere e con macchie rotonde azzurre sui fianchi detti ocelli. Nell’entroterra vi è la presenza del gallo forcello e vi sono popolazioni di camosci. Sul monte Saccarello – tra Liguria e Francia – è presente la marmotta, in seguito ad un intervento negli anni settanta del Novecento da parte dei cacciatori (nonostante la specie non sia cacciabile).
Tra gli uccelli si segnalano il passero solitario, l’occhiocotto, la sterpazzolina, il picchio rosso maggiore, il torcicollo, il cuculo e il codirossone; massiccia la presenza del merlo, del fringuello, dello zigolo e del pettirosso.
Folta la presenza dei rapaci notturni e diurni quali l’assiolo, la civetta, il barbagianni, l’allocco, il gufo comune e quello reale; della famiglia dei rapaci diurni si segnalano il biancone, la poiana, il gheppio, il nibbio bruno, il falco pecchiaiolo. Nelle zone tipicamente rocciose nidifica qualche rara coppia di aquila reale e del falco pellegrino (specie nelle coste del levante ligure), mentre nei fitti boschi cacciano l’astore e lo sparviero. Tra i rettili vi è possibile ammirare il biacco, la coronella girondica e la vipera. Tra gli anfibi la salamandra nera sostituisce, dopo la quota di 1800 m, la salamandra pezzata; alcuni di questi anfibi urodeli popolano diverse grotte della regione.
Anticamente vi era presso i boschi dell’Appennino ligure una massiccia presenza del lupo appenninico, specie animale che ha subito nel corso degli ultimi secoli moderni una quasi scomparsa fino ad una ripresa della specie in seguito a progetti di ripopolamento avviati verso la fine del XX secolo. Numerose sono invece le famiglie di cinghiali che talvolta si spingono, per la ricerca di cibo, nei centri abitati